Livorno - Statua del villano Scolpita da Romolo del Tadda [Romolo di Francesco Ferrucci 1544-1621] andò distrutta nel tempo e nel 1956 fu nuovamente scolpita da Vitaliano de Angelis e Giulio Guiggi e fu diversamente collocata: in Largo Rosselli e non in fondo a Via Fiume ove era l'antica Piazza del Villano. Simboleggia e l'eroismo dei giovani livornesi venuti dalle vicine colline nel 1496 per difendere il castello dagli assalti dell'esercito e della flotta dell'imperatore Massimiliano I che voleva sottrarre Livorno ai Fiorentini. Oltre all'idea di fedeltà ai propri ideali, simboleggiata dal cane accovacciato ai piedi del giovane, nel dopoguerra al momento della ricostrizione della statua si è voluto vedere in essa anche l'anelito alla libertà che contraddistingue da sempre l'animo livornese, reso attuale dagli episodi di resistenza contro i nazifasciti.